Potrebbe presto fare il suo debutto sul mercato Google Drive, il servizio di cloud storage di Big G per l'archiviazione e la sincronizzazione dei propri file online. Lo sbarco di Google in questo settore è atteso da tempo, ma i rumors che arrivano dai principali siti web di tecnologia d'oltreoceano lo danno come imminente e anzi, pare che qualcuno abbia già potuto vedere e/o mettere le mani su Google Drive in anteprima. Stando alle informazioni che circolano in rete e che al momento in cui scriviamo l'articolo non sono ancora state né confermate né smentite dall'azienda, Google Drive dovrebbe offrire ben 5 gb di spazio online ad ogni utente google gratuitamente. Il modello di business dovrebbe prevedere poi dei piani di abbonamento premium in cui gli utenti pagano per avere più spazio a disposizione.
Applicativi
Google Drive: Servizio Cloud con 5gb di Spazio Gratuito
- 17 Aprile 2012
- IlDuca
Videogiochi: l'Italia è il Quarto Mercato Europeo, Ma i Numeri Sono in Calo
- 14 Aprile 2012
- IlDuca
Il mercato dei videogiochi in Italia ha risentito e risente ancora della crisi economica e della conseguente contrazione della spesa delle famiglie, tuttavia risulta essere il quarto mercato europeo per fatturato, dietro a Gran Bretagna, Germania e Francia, guadagnando una posizione rispetto al 2010. é questa una delle notizie che emerge dal Rapporto Annuale di AESVI (Associazione Editori Sviluppatori Videogiochi Italiani) condotto in collaborazione a Gfk Retail and Technology e relativo allo scorso anno. I dati, riferiti ai canali distributivi Retail e Normal Trade, ovvero ipermercati, specialisti in elettronica di consumo e negozi specializzati, riferiscono di un settore che ha sviluppato un giro d'affari annuo di 993,1 milioni di euro, in calo del 7,1% rispetto al 2010. La contrazione, oltre che per gli effetti della crisi, è in parte imputabile al crescente peso dei segmenti dell'online e del mobile che non sono considerati nel rapporto.
Il Rapporto tra Sindacati e Social Media
- 12 Aprile 2012
- Giuseppe Briganti
I social media, è ormai un’evidenza compresa dai più, sono lo strumento più adatto per favorire i processi decisionale bottom-up, ossia basati sull’ampia partecipazione della base. I social media, e soprattutto i social network, quasi smantellano le gerarchie imponendo flussi comunicativi sempre più orizzontali. Il cambiamento sta contagiando anche la politica, settore tradizionalmente conservativo. Non sono pochi i politici che comunicano con gli elettori attraverso Facebook e Twitter. La maggior parte di essi – si potrebbe obiettare – è presente online per questioni di puro consenso, ma è in dubbio che un altrettanto cospicua parte utilizzi il web per recepire le istanze provenienti dal basso.
In questo panorama, è impossibile pensare ad un sindacato – per sua stessa definizione incentrato sull’ascolto del popolo – che ignori lo strumento social media. Infatti, Cgil, Cisl e compagnia bella ‘occupano’ stabilmente gli spazi concessi dai nuovi media.
La Digitalizzazione Dei Servizi Farebbe Risparmiare 4 Miliardi di Euro l'Anno
- 11 Aprile 2012
- IlDuca
La digitalizzazione dei servizi è una necessità in Italia. Meno di un mese fa abbiamo presentato uno studio dell'Osservatorio eGovernment della School of Management del Politecnico di Milano secondo cui con un maggior livello di digitalizzazione dei servizi offerti dai Comuni Italiani si potrebbero risparmiare 2,3 miliardi l'anno. Dello stesso avviso è anche l'Istituto per la competitività che in un recente studio presentato alla Camera dei Deputati: “R-Innovare l'Italia
” ha stimato che la digitalizzazione dei servizi potrebbe portare ad un risparmio medio di 157 euro l'anno a famiglia, vale a dire 4 miliardi complessivi l'anno. Il tutto senza cambiare le modalità organizzative dei servizi considerati nel campo della sanità, cittadinanza, istruzione, lavoro e sicurezza.
L'Italia spiega lo studio, ha intrapreso la via della digitalizzazione dei servizi e ha fatto anche notevoli passi in avanti tuttavia non ha raggiunto risultati sufficienti per tre motivi principali.
Boom Dei Navigatori Auto, Ma Aumenta il Pericolo di Distrazione
- 05 Aprile 2012
- Ale_Web
Quanto è importante per voi il navigatore in automobile? Il Centro Studi e Documentazione Direct Line, affermata compagnia di assicurazione online, lo ha chiesto agli italiani: il 70% ha ammesso di possedere in auto un dispositivo satellitare incluso o come accessorio extra. Ma non sempre il gps è risolutivo: il 39% degli intervistati lo usa solo in casi di estrema necessità e il 27% si dichiara diffidente verso questa tecnologia e ammette di discostarsi dalle indicazioni della voce guida. Una piccola percentuale, il 4%, accende automaticamente il navigatore prima di mettersi al volante. Ovviamente molto dipende anche dalla città in cui si passano più ore alla guida: chi abita in metropoli trafficate avrà maggiore esigenza di ricorrere al navigatore. Tra gli italiani i più propensi a guidare in zone del tutto sconosciute solo se supportati dal navigatore sono i romani e i bresciani.