In Italia tre quarti delle Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE) immesse sul mercato non vengono ancora smaltite correttamente, e solamente nel 2010 siamo riusciti a raggiungere l'obiettivo minimo di raccolta e smaltimento fissato dalla normativa europea in 4 kg per abitante. Nonostante questo cronico ritardo, nel solo 2010 il tasso di raccolta dei PAED (piccoli elettrodomestici elettrici,) è cresciuto di oltre un quinto, attestandosi al 16,8%, un dato buono ma ancora lontano alla media europea del 26%. Di questi ed altri dati si è parlato al WEEE Eurosummit, più importante incontro europeo sul tema dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche organizzato dal Centro di Coordinamento RAEE Italiano, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente italiano e del Commissario all’Ambiente della Commissione Europea.
L'Occasione è stata anche l'evento per lanciare una sorta di “Carta di Roma dei RAEE” , lo :“Stakeholder commitment to a wise, harmonized and effective transposition of the WEEE Directive”, ovvero una dichiarazione di intenti che spinga tutti i soggetti impegnati nella catena dei RAEE a realizzare concretamente i nuovi obiettivi che verranno stabiliti dalla Direttiva Europea (in sede di approvazione). In proposito il Direttore Generale, DG Environment, della Commissione Europea, Karl Falkenberg, ha sottolineato che tra i settori prioritari per una crescita ecocompatibile, vi è l'intervento di conversione di rifiuti da riciclare e riutilizzare , compresi i RAEE.
Una situazione che ci ha visto un po' fuori luogo come organizzatori dell'evento, visto che l'Italia, tra i paesi analizzati . si piazza al penultimo posto per quanto riguarda la quantità di RAEE raccolta per abitante, con “soli” 4,7 kg per abitante (anche se le stime per il 2011 dovrebbero avvicinarci ai 5 kg per abitante). Peggio di noi fa solo la Spagna con 4kg di RAEE raccolti e correttamente smaltiti per abitante, insomma ben lontano dai risultati di Irlanda, Germania e Regno Unito che riescono a smaltire una quantità di RAEE per abitante pari rispettivamente a 9, 8,2 e 7,5 kg. Ma anche da Francia e da Repubblica Ceca che riescono a raccogliere e trattare una quantità di RAEE pari rispettivamente a 7 e 5,3 kg per abitante.
Da questo punto di vista il Ministro dell'Ambiente Prestigiacomo si è difesa dicendo che il nostro Paese sta facendo enormi progressi da quanto è stata introdotta la normativa del ritiro uno contro uno, una misura che va in un'ottica di tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini. Il sistema RAEE, ha concluso la Prestigiacomo, in Italia: “può e deve crescere ancora: ciò significa anche vantaggi economici ”.
Intervenuto all'evento, Andreas Röthlisberger, Presidente del WEEE Forum, l’associazione europea dei sistemi collettivi di raccolta dei rifiuti elettrici ed elettronici ha sottolineato che nel 2010 sono state raccolte e trattate 2,2 milioni di tonnellate di RAEE. Un risultato decisamente ottimo che nei prossimi anni, di questo passo potrebbe persiono raddoppiare portando la quantità di Raee raccolti fino a 4-5 milioni di tonnellate.
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