La tenuta finanziaria delle famiglie
italiane rimane positiva, i mutuatari risultano solidi nonostante il
perdurare della crisi e il rischio di default associato si mantiene
contenuto. Questo il quadro che emerge dal quarto numero del
Rapporto sulla situazione finanziaria delle famiglie italiane
,
realizzato trimestralmente dal'Abi, in collaborazione con il
Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Secondo
l'associazione bancaria italiana, le famiglie italiane confermano
sostanzialmente la positiva capacità di tenuta di fronte alla crisi,
già rilevata nel precedente numero del rapporto.
Il report analizza la situazione
finanziaria delle famiglie sulla base di diversi indicatori di
indebitamento, vulnerabilità, patologia finanziaria, domanda e
offerta di credito. Sul fronte della domanda dei finanziamenti per
l'acquisto di abitazioni, il rapporto conferma il trend positivo,
sottolineando come da un lato sia favorito dall'effetto di
calmieramento dei prezzi degli immobili dovuto alla crisi
e,
dallaltro, dal basso livello dei tassi dinteresse. A settembre
2010 i finanziamenti per l'acquisto di abitazioni sono cresciuti del
5,5% (+6,6% un anno prima), mentre i dati di novembre (i più recenti
disponibili) testimoniano una crescita del 7,7%.
Si segnala però un aumento di circa un
punto percentuale del rapporto tra rata media sui mutui per
l'acquisto di abitazioni e reddito disponibile (l'ultimo dato Istat
riferisce di un calo
del 2,7% del reddito). Tuttavia l'Abi ricorda che tale rapporto
risulta comunque su un livello inferiore rispetto ai massimi
registrati due anni fa. Nello specifico a settembre 2010 il
complesso delle rate assorbiva il 5,1% del reddito, contro il 6,7%
di settembre 2008. Le sofferenze bancarie del debitore famiglia
si attestano complessivamente all'1,6% del totale erogato, risultano
in crescita, seppure su livelli definiti dall'Abi: ancora molto
bassi.
Per quanto riguarda l'indice si
accessibilità all'abitazione, che misura la possibilità di acquisto
della casa da parte della famiglia media,
dati lapporto del
credito bancario, i livelli di reddito e landamento del mercato
immobiliare, non si registrano variazioni di rilievo. L'Abi conferma
il tendenziale miglioramento dell'indice nell'ultimo biennio, che
confermerebbe una maggiore possibilità delle famiglie
nell'acquistare casa. In concreto l'indice di affordability mostra
che a novembre 2010 la rata che la famiglia media deve pagare per
comprare la propria casa è
pari a poco meno del 24% del proprio
reddito disponibile (a giugno era circa il 24,5%).
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Infine, l'Abi ricorda che il livello di indebitamento generale delle famiglie, seppur in crescita, risulta contenuto rispetto al confronto internazionale In chiusura ricordiamo, però, che secondo lo studio : Genworth Index 2010, del Centro Ricerche della Finanza Personale dellUniversità di Bristol, l'Italia, su diciotto Paesi analizzati, è il quarto per numero di famiglie finanziariamente vulnerabili

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