Il marketing innovativo è la versione evoluta del marketing tradizionale. E’ il marketing cucito addosso a quest’epoca, dominata dai nuovi media, dal web 2.0 e declinata sempre più spesso secondo esigenze impensabili fino a pochi anni fa.
Come si distingue il marketing innovativo da quello tradizionale? Dagli strumenti, certo, ma anche dagli obiettivi che intende raggiungere. Il metodo ‘classico’ ha come scopo la conquista del consumatore, la persuasione all’acquisto; il metodo ‘moderno’ si pone invece l’obiettivo di conquistare la persona, oltre che il consumatore. Fare leva sull’individuo – sui suoi bisogni e sulle sue aspirazioni – vuol dire fidelizzarlo, per giunta in una maniera a cui la pubblicità tradizionale – quella ammaliatrice per intenderci – non potrebbe mai aspirare.
Quali sono gli strumenti del marketing innovativo? Essi appartengono tutti, o quasi, al mondo della rete e in particolar modo a quello dei social network.
Attraverso piattaforme quali Facebook o Twitter, l’azienda tesse una relazione con in cliente, crea comunità di fan, instaura il passaparola a partire dai membri della stessa. Il miglior modo per farsi pubblicità, è emerso da vari sondaggi e studi di settore, è lasciare che la facciano i clienti.
Specificato ciò, le armi forgiate dal marketing innovativo sono le seguenti. I“corporate blog”, blog aziendali che servono per creare una piattaforma di dialogo tra cliente e azienda (dunque è necessario rendere ‘open’ i commenti).
Esistono molti motivi per abbracciare il marketing innovativo. I pregi rispetto al ‘tradizionale’ sono riconducibili innanzitutto al minore sforzo economico: fidelizzare i clienti con gli strumenti del web 2.0 costa molto meno che farlo con uno spot o un cartellone. Se fatta bene, inoltre, una campagna pubblicitaria ‘moderna’ garantisce una fidelizzazione più solida – perché si incide sugli aspetti umani del consumatore, che dunque non teme più di essere considerato ‘mero portafoglio’ dalle aziende. E’ importante anche sottolineare che rispetto al caso del marketing tradizionale i feedback sono continui, quasi immediati, oltre che gratuiti (non sono necessarie ricerche di mercato per scoprire se un prodotto è apprezzato o meno).
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