Oggi è il Safer Internet day, evento organizzato nell'ambito dell'Iniziativa Insafe, promossa dalla Commissione Europea, per un utilizzo sicuro di internet e delle nuove tecnologie con particolare attenzione nei confronti dei bambini e per promuovere una maggiore consapevolezza dei rischi legati alla rete. In generale i dati che riguardano l'Italia non sono rassicuranti sia per quanto riguarda il livello di sicurezza e conoscenza dei sistemi di protezione dei dati, sia per quanto riguarda la tutela dei minori. Partiamo dal tema della sicurezza.
Come ogni anno Microsoft ha pubblicato il Computing Safety Index (MCSI), un indice di sicurezza informatica su scala 1-100, che contraddistingue il livello di sicurezza informatica di 27 Paesi, europei e mediorientali. Bene di fronte ad un punteggio medio pari a 44, il nostro Paese ha totalizzato 39 punti, piazzandosi al terzultimo posto davanti solamente a Bosnia (36) e Montenegro (38).
Ma i dati negativi per l'Italia non finiscono qui visto che solo il 2% degli utenti ha la piena consapevolezza dei rischi connessi alla rete e le conoscenze di base necessarie per proteggersi. Certo 7 utenti su 10 dispongono di una protezione base (antivirus, firewall etc) ma ignorano i pericoli connessi al phishing e al furto di identità. Temi quest'ultimi troppo spesso sottovalutati soprattutto nel nostro Paese, dove secondo un'indagine Cpp più di un cittadino su sei è stato vittima del furto di password.
Secondo Microsoft il 60% degli italiani non si informa su come prevenire furti di identità, mentre 8 cittadini su dieci non prestano sufficiente attenzione alle procedure per proteggere la propria reputazione online. Temi che hanno assunto sempre più importanza dall'esplosione dei social network nel nostro Paese. Tuttavia solo un terzo degli italiani modifica le impostazioni di privacy sui social network ed una percentuale analoga dichiara di ricorrere ai filtri del browser e al filtro anti-phishing. Anche la gestione delle password è piuttosto limitata e soggetta a rischi con meno di un italiano su due che utilizza un mix di lettere minuscole, maiuscole, numeri e simboli per la generazione della password.
Quest’anno il tema del Safer Internet Day è il rapporto tra generazioni o meglio la comunicazione tra adulti e adolescenti (e bambini) in merito alle opportunità e ai rischi che l'uso di Internet presenta. Per questa ragione Save the Children insieme alle altre realtà del comitato consultivo del centro italiano per la sicurezza in rete hanno realizzato alcune indagini e iniziative per esplorare al meglio il tema. Secondo quanto pubblicato il 63% dei genitori suggerisce ai figli come comportarsi online, parlando anche delle situazioni che posonono turbarli (56%) o di quelle che già li hanno infastiditi (26%). Esiste però una percentuale del 13% di genitori italiani che non dialoga per nulla con i figli sulle tematiche connesse alla rete. Dall'altra parte il 39% dei ragazzi dichiara di non tener conto dei consigli dei propri genitori quando naviga in rete, mentre l'8% li ignora completamente, mettendo in luce una certa distanza tra la percezione dei genitori e i comportamenti effettivi dei ragazzi. Un gap che è necessario colmare visto che alcuni dati sui comportamenti dei ragazzi sono allarmanti. Un ragazzo su tre infatti invia o riceve messaggi a sfondo sessuale, il 32% dei teen ager diffonde il proprio numero di cellulare su internet tra i propri conoscenti, il 27% si da appuntamento di persona con qualcuno contattato su internet e il 17% ha rapporti intimi con persone conosciute via Web.
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