Antitrust, Autorità Garante della
Concorrenza e del Mercato, ha multato Telecom Italia con una sanzione
di 150 mila euro per pratica commerciale scorretta. A far scattare
lintervento dellAutorità è stata lattivazione, da parte di
Telecom, del servizio di pagamento Alice Pay,che consente
ai clienti titolari di linee Adsl Telecom Italia di acquistare
direttamente online, con addebito diretto sulla propria bolletta
telefonica, dei contenuti digitali offerti dai Content Service
Provider partner della stessa Telecom (Blinko, Sendi, ed, ZedNews,
Zero9, Kice).
Il servizio Alice Pay è stato attivato
da Telecom Italia, a partire dal marzo 2007 a tutte le linee adsl dei
clienti, senza alcuna segnalazione ai consumatori, omettendo peraltro
al cliente tutte le procedure di certificazione, autenticazione e
protezione dellaccesso al portale.
Il risultato è che tantissimi utenti
si son visti attivare questo servizio mai richiesto con degli
addebiti in bolletta fino a 60 euro per delle transazioni online corrispondenti a transazioni effettuate
online da soggetti terzi e relative all'acquisto di servizi e
contenuti digitali presso appunto i Content Service Provider in
partnership con Telecom.
Il Mancato avviso circa l'attivazione
automatica del servizio di pagamento, così come la mancanza di
procedure di protezione dell'accesso al portale, hanno, secondo
l'Antitrust falsato il comportamento economico del consumatore. Nello
specifico tali mancanze hanno indotto il consumatore a non assumere
decisione come la disabilitazione del servizio "Alice Pay"
e la tempestiva disattivazione dei servizi di fornitura di contenuti
digitali, che gli avrebbero consentito di evitare, o limitare,
l'addebito in fattura di acquisti effettuati online da altri soggetti
mediante l'utilizzo della sua linea Adsl.
Telefonia
ANTITRUST: MULTATA TELECOM ITALIA PER PRATICA COMMERCIALE SCORRETTA RELATIVA AL SERVIZIO ALICE PAY
- 01 Dicembre 2010
- Riccardo
POSTEMOBILE: LA SIM DI POSTE ITALIANE DIVENTA UN MEZZO PER EFFETTUARE PAGAMENTI PER L'E-COMMERCE
- 11 Novembre 2010
- Riccardo
Dallo scorso martedi (9 novembre) è
possibile effettuare degli acquisti in rete attraverso la SIM di
Poste Mobile, presso alcuni e-commerce. Il servizio offerto da Poste
Mobile è decisamente innovativo, dal momento che è la prima
esperienza in Italia di una SIM telefonica che diventa un mezzo
per effettuare pagamenti, che va ad affiancarsi, perciò, agli altri sistemi di
pagamento online quali PayPal, Google Checkout
e le classiche carte
di credito.
Ovviamente, è discrezione degli
e-commerce mettere a disposizione del consumatore anche questa
modalità di pagamento, dunque affinchè si diffonda in rete sarà certamente necessario quantomeno un
piccolo periodo. Va tuttavia segnalato che già oggi alcuni
e-commerce hanno confermato laccordo con PosteMobile per garantire
la possibilità di effettuare pagamenti tramite SIM, quali Hoepli.it,
e-commerce del Gruppo Editoriale Hoepli Spa dedicato alla vendita di
libri e DVD, e Monclick.it, un negozio online dedicato alla
tecnologia. PosteMobile ha inoltre annunciato che prossimamente sarà
possibile a acquistare in rete attraverso SIM biglietti di viaggio
di diversa tipologia, grazie ad accordi già annunciati con Alitalia,
Trenitalia e TicketOne.
Per poter procedere agli acquisti in
rete con questo metodo pratico ed innovativo è necessario anzitutto
associare la SIM PosteMobile al proprio conto Banco Posta o alla
carta Poste Pay. Una volta terminata questa operazione di base, per
comprare prodotti in rete sarà sufficiente inserire nel sito di
e-commerce presso il quale si sta concludendo lacquisto, il
proprio numero di cellulare.
in alcuni casi sarà richiesta anche
la data di nascita, e successivamente lo stesso e-commerce provvederà
ad inviare, in maniera automatica, un SMS riepilogativo in cui sono
specificati tutti i dati dellazienda e del prodotto selezionato.
Una volta verificata la correttezza dei
dati ricevuti tramite sms, si potrà concludere loperazione
dacquisto inserendo sul proprio telefonino cellulare il codice di
sicurezza PMPIN. Si tratta di un codice con il quale il cliente
autorizza le transazioni sullo strumento di pagamento associato alla
SIM.
POSTEMOBILE: AL VIA LE PROCEDURE DI CONCILIAZIONE PARITETICA PER LA RISOLUZIONE DELLE CONTROVERSIE
- 05 Novembre 2010
- Riccardo
PosteMobile,
loperatore di telefonia mobile del Gruppo Poste Italiane, ha reso
possibile la procedura di Conciliazione Paritetica per tutti i suoi
clienti.
Quello
della Conciliazione è uno strumento che permette al consumatore di
risolvere in maniera agevole eventuali controversie con lazienda
erogatrice del servizio, senza il ricorso alle vie legali. In ogni
caso, qualora non si trovasse un accordo tra le parti è sempre
possibile ricorrere ai tribunali, a patto che non si sia sottoscritto
alcun accordo di conciliazione.
Le
procedure di Conciliazione sono state rese possibili grazie ad un
accordo siglato dallazienda appartenente al Gruppo Poste Italiane
con le 18 associazioni dei consumatori.
Come
descritto nel sito web ufficiale di PosteMobile, il nuovo servizio è
destinato a tutti i clienti che abbiano sottoscritto un contratto per
lattivazione di una Carta SIM PosteMobile. Più precisamente
possono presentare domanda di conciliazione tutti i consumatori che
abbiano già presentato un reclamo nelle modalità contrattualmente
previste ma che non si ritengano soddisfatti della gestione offerta
dallazienda erogatrice.
I consumatori però, per accedere alla
conciliazione, non devono aver già presentato ricorso ad un organo
di giustizia per la risoluzione della una controversia e nemmeno aver
presentato per lo stesso oggetto un precedente tentativo di
riconciliazione dinanzi ad uno degli altri organismi previsti dalla
legge (esempio camera di conciliazione presso le camere di
commercio).
In particolare,
le procedure di Conciliazione verteranno principalmente su lamentele
dei consumatori relative a disservizi in fase di attivazione,
funzionamento SIM e servizi di telefonia tradizionali, ricariche
telefoniche, accrediti ed addebiti di traffico telefonico, attività
di vendita e post-vendita quali sospensioni, riattivazioni,
sostituzioni e disattivazioni. Il nuovo strumento di risoluzione
delle controversie non potrà invece riguardare i reclami relativi ai
Servizi Mobili Distintivi.
TELEFONIA E CONSUMATORI: SI PARLA SEMPRE PIÙ AL CELLULARE E SEMPRE MENO AL TELEFONO FISSO
- 31 Agosto 2010
- Riccardo

Nel corso del 2009 infatti, gli italiani hanno complessivamente trascorso 113,8 miliardi di minuti al cellulare, contro i 103,8 miliardi di minuti di conversazioni al telefono fisso.
Il telefono cellulare è già diffusissimo da diversi anni, dunque non si può certo parlare di boom di utilizzo del telefonino dal momento che è da tempo, parte integrante della vita quotidiana di praticamente tutti i cittadini italiani.
Il sorpasso è dovuto principalmente al netto calo di utilizzo del telefono fisso: secondo i dati emersi dalla ricerca in questione,dallanno 2005 al 2009 la telefonia tradizionale ha registrato un decremento dellutilizzo pari addirittura al 32%; nel 2005 i minuti di conversazione erano pari a 152 miliardi, mentre nello scorso anno meno di 104 miliardi.
Il telefono fisso ha registrato cali pressoché in tutte le tipologie di chiamate: nelle chiamate locali (-4,1%), nelle chiamate internazionali (-19,1%) e verso i cellulari (-10,3%). Lunico, lieve aumento si è registrato per quanto riguarda le chiamate nazionali (+0,7%), probabilmente dovuto alla diffusione di diversi piani tariffari vantaggiosi per quanto riguarda questo tipo di telefonate.
Luso della telefonia mobile ha registrato comunque, nel 2009, dei discreti aumenti, passando dai 108,7 miliardi di minuti del 2008 ai 113,8 del 2009; un dato inequivocabile al quale va aggiunto anche lutilizzo del medesimo strumento per linvio di SMS: nel 2009 gli italiani ne hanno inviati ben 75 miliardi.
CELLULARI: IL 75% DEI GUASTI AVVIENE IN ESTATE, MOLTO FREQUENTI I PROBLEMI AL SOFTWARE E AL DISPLAY
- 23 Agosto 2010
- IlDuca
CPP Italia, società che opera nel
mercato delle carte di pagamento, ha realizzato un'interessante
indagine sui guasti che occorrono ai cellulari durante il corso
dell'anno. Nello specifico CPP ha interpellato importanti centri di
assistenza per cellulari in tutte le città d'Italia, per valutare
quale sia la stagione in cui vengono effettuate più riparazioni e
secondo quali modalità. Dai dati raccolti emerge che il 75% delle
riparazioni vengono effettuate nel periodo estivo, o appena dopo le
vacanze, più precisamente il 30% si registrano tra giugno e agosto,
mentre il 45% da settembre a ottobre. Molto probabilmente il boom di
riparazioni nei mesi autunnali è stretta conseguenza dei guasti che
avvengono in vacanza, ma la cui riparazione viene rimandata a
settembre, anche per il fatto che nei mesi estivi molti centri non
saranno aperti. Tornando ai dati elaborati da CPP Italia, emerge come
le tipologie di guasti più diffusi riguardino problemi al software
nel 33% dei casi e la rottura del display nel 30%. Meno diffusi i
guasti della tastiera (10%), del microfono o dell'auricolare (9%) e
dell'hardware (6%). Così come rari sono i problemi per
'ossidamento' da liquidi (6%) e i problemi alla batteria (4%).
Molti di questi guasti, commenta Gloria
Ballesteros, marketing manager di CPP Italia, derivano dalla
distrazione o dalla noncuranza dei proprietari dei cellulari, che
aumenta nei mesi estivi. Durante l'estate anche un gesto banale come
lasciare il cellulare al sole in spiaggia, o utilizzarlo con le mani
bagnate può portare a problemi di funzionamento. Allo stesso modo
soprattutto in vacanza sarebbe consigliabile utilizzare una custodia
rigida per proteggere il cellulare da cadute e urti accidentali. Un
consiglio comunque valido tutto l'anno.
Per quanto riguarda i tempi medi di
riparazione, i centri interpellati da CPP Italia comunicano che i la
media è di 10 giorni, con tempi che oscillano tra i 3 giorni fino
ad oltre un mese, a seconda del problema. Dei 370mila telefoni che
vengono riparati ogni anno, il 75% finiscono in assistenza nei primi
due anni di vita, 35 su 100 il primo anno e il 40% il secondo.
Questo dato ci comunica che ,comunque
molti italiani usufruiscono della garanzia legale dei beni di
consumo, che ricordiamo prevede dei termini e dei rimedi
molto precisi a completa tutela dei consumatori.