Rispetto al 2009, lo scorso anno è
aumentata del 17% la quantità di Raee trattata da Ecodom, Consorzio
Italiano di Recupero e Riciclaggio degli Elettrodomestici. Nello
specifico secondo i dati del Rapporto
di Sostenibilità 2010, sono state ben 89.045 le tonnellate
di Rifiuti Elettrici ed Elettronici trattati, di
cui 46.085 tonnellate del Raggruppamento R1 (frigoriferi,
congelatori, condizionatori e scalda-acqua) e 42.960 tonnellate
del Raggruppamento R2 (lavatrici, lavastoviglie, forni, cappe). Si
ricorda che Ecodom tratta il 36% di tutti i Raee gestiti dai Sistemi
Collettivi italiani, la cui quantità complessiva è pari a 245.350
tonnellate.
L'operazione si smaltimento Raee,
svolta da Ecodom, ha permesso di recuperare 58.429 tonnellate di
ferro, 7.332 tonnellate di plastiche, 2.644 tonnellate
di alluminio e 1.612 tonnellate di rame, che poi sono state
reinserite nei processi produttivi. La percentuale di riciclo
sul totale dei Raee trattati è dell'83,7% (+0,2% rispetto al 2009),
per quanto riguarda il raggruppamento R1, mentre sale al 90,5% (+0,9%
rispetto al 2009) per il raggruppamento R2. In media la percentuale
di Raee riciclati sul totale di quelli trattati è del 87%, quasi un
punto percentuale in più rispetto al 2009.
l'attività di smaltimento Raee ha permesso anche di risparmiare emissioni per
circa 1.834.245 tonnellate di anidride carbonica (CO2), una
quantità, fa sapere Ecodom, equivalente a quella che potrebbe essere
assorbita in un anno da un bosco grande quanto la provincia di
Ancona.
Il 55% dei Raee è stato raccolto
nelle regioni del Nord, con in testa la Lombardia, dove sono state
raccolte 13.053 tonnellate di Raee. Al secondo posto nella classifica
delle regioni più virtuose troviamo il
Piemonte con 9.411 tonnellate, seguito dal
Veneto con 8.979 tonnellate.
Secondo il rapporto l'operazione di
trattamento dei Raee, svolta da Ecodom ha permesso nel 2010 anche un
risparmio energetico complessivo pari a 2.280.606 Gj, rispetto ad uno
scenario in cui questo genere di rifiuti non venisse trattato. Tra
le Regioni del Centro e del Sud più attive nella raccolta dei Raee,
si segnalano la Toscana con 8.131 tonnellate e la
Sicilia con 6.800 tonnellate.
COLLEGAMENTI SPONSORIZZATI

La strada da percorrere è ancora lunga visto che l'Italia solo nel 2010 ha raggiunto l'obiettivo minimo di raccolta e trattamento dei Raee fissato dalla normativa europea (4 kg/abitante), ovvero due anni dopo il limite di tempo previsto dall'Ue. Siamo perciò molto in ritardo rispetto ai Paesi UE più virtuosi che viaggiano già ora ad una quantità trattata quadrupla delle nostra, tuttavia, stando a quanto segnala Ecodom i segnali positivi raggiunti, testimoniano il recupero del nostro Paese anche su questo fronte.
|
Tweet![]() |
|||
|
-
Raee: in sei mesi raccolte oltre
quattro mila tonnellate nella grande distribuzione
- Raee: oltre la metà dei rivenditori non adempie agli obblighi previsti dalla legge
- In arrivo il sistri: il sistema
elettronico di tracciabilità dei rifiuti pericolosi
- La Rete si Espande e Cambia il Mondo, ma Non Fa Molto per Contenere il Proprio Impatto Ambientale
- Smaltimento rifiuti raee: firmato l'accordo tra
comuni e distributori ma attenzione ai costi di consegna
- Greenpeace: ecoguida ai prodotti elettronici. non cambiano le posizioni delle aziende più verdi
- Legambiente: ecco la top ten di auto,
tv ed elettrodomestici più ecologici
- Recyclebank: Quanto i Comportamenti Eco Sostenibili ti Vengono Ricompensati in Buoni Sconto
- Dal 1997 la spesa per la gestione dei
rifiuti è raddoppiata, raggiungendo i 21 miliardi l'anno
< Prec. | Succ. > |
---|